Ricostruire lo spazio: il Caseggiato del Serapide a Ostia

08/04/2020

Vediamoci a Ostia antica - #iorestoacasa

La conferenza a cura dell'architetto Daniele Bigi e del professore Alessandro Viscogliosi è online su questa pagina a partire da mercoledì 8 aprile alle ore 16.30.

La conferenza "Ricostruire lo spazio: il Caseggiato del Serapide a Ostia" approfondisce uno dei complessi architettonici più interessanti di Ostia antica. Sorge su via della Foce ed è aperto al pubblico che può circolare negli ambienti del piano terra e contemplare le poderose mura in laterizi conservate fino al primo piano. Il Caseggiato è stato oggetto recente di uno studio architettonico teso a comprenderne le fasi costruttive.

caseggiato del Serapidecaseggiato del serapide Il Caseggiato del Serapide è un blocco edilizio particolarmente complesso che comprende appartamenti ad uso residenziale, ampie sale, botteghe, un grande cortile porticato di snodo ad altre porzioni edilizie, e deriva il nome dall’esistenza di un sacello raffigurante un dio Serapide in trono in stucco dipinto, fiancheggiato da due pannelli che riproducono la sua compagna Iside, ancora in posto. La costruzione risale all'epoca dell'imperatore Adriano, in particolare fra il 126 e 127d.C. e forma un blocco contiguo con le adiacenti Terme dei Sette Sapienti e il Caseggiato degli Aurighi, affacciato su via della Foce.

È questo un periodo in cui Ostia vive un grande boom edilizio sia per quanto riguarda l’edilizia residenziale privata che per quanto riguarda l’edilizia pubblica: risale ad età adrianea infatti la sistemazione del Foro e la costruzione del grande Capitolium, la cui mole domina ancora la città; inoltre all’epoca dell’imperatore Adriano risale la costruzione delle grandi Terme del Nettuno con i suoi grandiosi mosaici pavimentali.

Il sacello di culto del dio Serapide ci riporta invece ai culti orientali, in questo caso di origine egiziana, che tanto erano diffusi ad Ostia durante l’impero, ennesima testimonianza di quel meraviglioso melting pot culturale che la città doveva essere, nella quale convivevano genti provenienti da ogni parte del Mediterraneo.

Gran parte di Ostia è stata scavata in due grandi fasi, dagli inizi del ‘900 e fino al 1913 da Dante Vaglieri, il pioniere della moderna ricerca archeologica in queste zone; più tardi, e sull’onda dell’inaugurazione dell’Esposizione Universale del 1942 da Guido Calza, che per ragioni di fretta disvelò alla meno paggio interi quartieri della città. Entrambe queste fasi di ricerca furono contrassegnate dalla perdita di dati preziosi, che oggi il metodo archeologico stratigrafico conserverebbe e studierebbe; quindi si potrebbe pensare che le murature ormai disvelate, prive del contesto stratigrafico, abbiano ben poco da dire. Ma in realtà il palinsesto murario ha ancora molto da raccontare.

caseggiato del serapideCaseggiato del Serapide

Il Caseggiato del Serapide di Ostia antica può infatti essere annoverato tra i più chiari esempi ancora visibili per comprendere, su buone basi scientifiche, la varietà di forme e soluzioni compositive dell'edilizia abitativa ad alta densità, nel momento apice della potenza politica ed economica dell'Impero Romano. Il Caseggiato è un manufatto rappresentativo dell'architettura "non imperiale" del periodo adrianeo, la cui analisi dettagliata contribuisce certamente a corroborare quel know-how finora acquisito sul lessico dell'edilizia domestica a carattere collettivo. 

Per ricomporre il quadro delle vicende costruttive del complesso architettonico, ha assunto un ruolo primario l'analisi stratigrafica degli alzati murari, condotta con l'osservazione diretta sul campo e con l'utilizzo della fotogrammetria. Rispetto a quanto già risultato da studi precedenti, è stato possibile procedere ad una lettura più tecnica dell'organismo edilizio, grazie ad una precisa campagna di rilievo, effettuata con il metodo diretto e indiretto. La restituzione dei dati ha permesso di elaborare piante diacroniche delle varie fasi, prospetti e sezioni.

Introduce la conversazione Mariarosaria Barbera, Direttore del Parco archeologico di Ostia antica. Seguono gli interventi di Alessandro Viscogliosi, docente di Storia dell' architettura antica e medievale (La Sapienza, Università di Roma) e di Daniele Bigi, dottore di ricerca in Storia dell'architettura (La Sapienza, Università di Roma).

 

L'introduzione di Mariarosaria Barbera

 

L'intervento di Alessandro Viscogliosi

 

L'intervento di Daniele Bigi

 

locandina conferenza 8 aprile