Casa di Diana
Il caseggiato, in origine forse a cinque piani e dotato di botteghe sulla strada, fu costruito in età adrianea (prima metà del II secolo d.C.).
Articolato intorno a un cortile centrale porticato (C), conobbe nel tempo importanti cambiamenti che riguardarono sia le murature interne che i piani pavimentali.
Alla fase originaria appartengono i mosaici geometrici in bianco e nero di alcuni ambienti, il mosaico policromo di uno dei lati del portico e il pavimento a formelle marmoree del triclinio (D).
Nella seconda metà del II secolo d.C. il cortile fu abbellito da una pregevole fontana marmorea, mentre alla fine del secolo furono realizzate le pitture conservate.
Nel corso del III secolo d.C. i pavimenti furono rialzati e dotati di nuovi mosaici.
Negli ambienti più interni fu infine ricavato in epoca tarda un mitreo (F), costituito da un’edicola, da un altare marmoreo (riutilizzato) e da podia (banchine) in muratura.
Vedi anche:
- L'area centrale e i complessi di rappresentanza
- Molino del Silvano
- Casa di Diana
- Thermopolium di Via di Diana
- Museo - Casone del Sale
- Mensola della Sinagoga
- Caseggiato dei Dolii
- Insula di Giove e Ganimede
- Castrum repubblicano
- Caseggiato dei Triclini e Foro della Statua Eroica
- Capitolium
- Cd. Sacellum dei Lares Augusti
- Tempio di Roma e Augusto
- Latrina presso le Terme del Foro
- Terme del Foro
- Palestra delle Terme del Foro
- Basilica
- Cd. Curia
- Tempio Rotondo
- Caseggiato del Larario
- Horrea Epagathiana et Epaphrodithiana
- Area Sacra Repubblicana
- Tempio di Ercole
- Terme di Buticoso
- Cd. Piccolo Mercato