Horrea di Ortensio e Horrea dell'Artemide
Gli Horrea (magazzini) di Ortensio (A), il cui impianto risale forse all’epoca tardo-repubblicana (I secolo a.C.), costituiscono uno dei più antichi esempi ostiensi di questa tipologia di edifici, e conservarono nel tempo il livello originario.
Sono caratterizzati dalla presenza di un’ampia corte interna, circondata da colonne di tufo, su cui si aprono le cellae (ambienti di stoccaggio delle merci) in opera reticolata.
Tra due celle si addossò un tempietto (B), il cui costruttore Lucio Ortensio, capitano della flotta militare di Miseno, è ricordato nel pavimento musivo.
I vicini Horrea dell’Artemide (C), così chiamati dal rinvenimento di una raffigurazione della dea e costruiti in età traianea (98-117 d.C.), presentano anch’essi un cortile interno; sorgono su un edificio precedente a carattere commerciale, indizio del fatto che l’area svolgeva una funzione preminente di deposito di merci già dal I secolo a.C.
Vedi anche:
- L'area a servizio del fiume e il quartiere dei magazzini
- Mura repubblicane - Porta Romana
- Magazzini repubblicani e Caseggiato del Cane Monnus
- Terme dei Cisiarii
- Cippi di Caninio
- Terme delle Province
- Caserma dei Vigili
- Terme di Nettuno
- Terme di Nettuno. I mosaici
- Insula del Soffitto Dipinto
- Horrea di Ortensio e Horrea dell'Artemide
- Fontana di Via della Fontana