Cippi di Caninio

Pannello 19 - Ubicazione

I cippi in travertino, che prendevano il nome dal pretore Caio Caninio, delimitavano un’area pubblica posta tra il Tevere e il Decumano nel settore orientale della città; essa era destinata alle attività di scarico, di trasporto e di stoccaggio delle merci e, pertanto, sottoposta al divieto di edificare costruzioni private. I cippi sono datati a età tardo-repubblicana, intorno al 140 a.C., e testimoniano il potenziamento dello scalo portuale di Ostia, legato alle riforme economiche e sociali dei Gracchi. L’innalzamento progressivo del livello della strada e l’occupazione della fascia pubblica da parte dei complessi di epoca imperiale sancirono la definitiva perdita di funzione dei cippi stessi.

Pannello 19 - Figura 1Iscrizione di Caninio, su uno dei cippi in situ
C. Caninius C(ai) f(ilius) / p(raetor) urb(anus) / de sen(atus) sent(entia) / poplic(um) ioudic(avit)
C. Caninio, figlio di Gaio, / pretore urbano, / per decisione del Senato / assegnò quest’area all’uso pubblico

Pannello 19 - Figura 2Scena di scarico delle merci da imbarcazione fluviale
(A. Pascolini)

Vedi anche:

L'area a servizio del fiume