Il Parco di Ostia antica partecipa alla mostra "L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi"
Il 4 maggio 2023 al Museo Nazionale Romano apre al pubblico la mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi” che, attraverso circa 300 pezzi eccezionali, tra opere greche, romane, etrusche e italiche, medievali, moderne e contemporanee, esplora in modi inaspettati e spettacolari il rapporto complesso e variegato che noi intratteniamo con gli antichi.
Per l’occasione riaprono al pubblico alcune delle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano, che ospitarono nel 1911 la Mostra Archeologica nell’ambito delle celebrazioni per il primo cinquantenario dell’Unità d’Italia e che conservano, ancora oggi, parte dell’allestimento storico degli anni Cinquanta.
La mostra, visitabile dal 4 maggio al 30 luglio 2023, è promossa dal Ministero della cultura italiano e dal Ministero della cultura e dello sport della Grecia (Eforato per le Antichità delle Cicladi) e testimonia la centralità e l’importanza della collaborazione tra i due Stati. L’evento espositivo, organizzato dalla Direzione generale Musei e dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con Electa, è ideato e curato da Massimo Osanna, Stéphane Verger, Maria Luisa Catoni e Demetrios Athanasoulis, con il sostegno del Parco Archeologico di Pompei e la partecipazione della Scuola IMT Alti Studi Lucca e della Scuola Superiore Meridionale.Il Parco archeologico di Ostia antica è presente in mostra con tre pregevoli manufatti di epoca romana: il Sarcofago delle Muse, il Rilievo con scena di mercato, l'Erma di Temistocle.
Il Sarcofago delle Muse, proveniente dalla Necropoli di Porto all'Isola Sacra e datato alla fine del II secolo d.C., reca il lato frontale della cassa decorato a fregio con la rappresentazione delle Nove Muse che affiancano Atena (al centro della scena) e Apollo (sul margine destro del campo figurato). Il coperchio, con al centro la tabula anepigrafe, rientra nella tipologia riproducente un basso tetto a doppio spiovente, con alzata rettangolare nella faccia anteriore, delimitata da acroteri, maschere tragiche sul davanti e palmette sul retro. Il sarcofago da Isola Sacra si distingue per completezza della narrazione, per raffinatezza di esecuzione e per l’ottimo stato di conservazione e costituisce un unicum nel già ricco repertorio figurativo restituito dall’estesa Necropoli di Porto.
Il Rilievo con scena di mercato illustra una scena di vendita di generi alimentari, verosimilmente in un mercato. Il campo figurato è in prevalenza occupato da un bancone, dietro al quale una donna porge a dei clienti frutti e altri prodotti, collocati all’interno di basse ceste (o vassoi). La parte inferiore del bancone funge da gabbia contenente polli e due conigli; al di sopra, invece, è collocato un alto cesto, il cui contenuto è suggerito dall’immagine di una lumaca incisa accanto, di dimensioni maggiori rispetto al vero. A sinistra della venditrice, insieme alla quale si riconosce un altro personaggio, penzolano da un alto sostegno due volatili macellati. Nella metà sinistra della scena, si riconoscono due uomini, probabilmente un mercante e un cliente, che con ogni verosimiglianza stanno discutendo sulla compravendita di un animale. L'opera, rinvenuta nell'area di via della Foce, è datata alla fine II – inizi II sec. d.C.
L'Erma di Temistocle, datata al II sec. d.C., è stata rinvenuta nel sito di Ostia nella prima metà del Novecento in un complesso denominato "Caseggiato del Temistocle" (Reg. V, Is. XI, 2)- costituito da tabernae (botteghe), appartamenti e magazzini-, in giacitura secondaria, e a tutt'oggi è sconosciuta la collocazione originaria. Si tratta con ogni probabilità dell'unica copia di un tipo ritrattistico greco risalente all'ultimo quarto del V sec. a.C.: l'originale, in bronzo- come suggerisce la calligrafia della capigliatura e della barba dettagliatamente incisi-, si ritiene possa esser stato realizzato nell'ergasterion (officina) ateniese degli artisti Kritios e Nesiotes.