1 ottobre: Teatro Mobile a Ostia antica

30/09/2023

LA #domenicalmuseo del 1 ottobre si arricchisce di un'offerta culturale di pregio, con le visite guidate teatralizzate a cura del Teatro Mobile di Marcello Cava.

Alle ore 12 andrà in scena "La follia del potere: Caligola" con Fabrizio Parenti e Raffaele Gangale e le musiche e l’ambiente sonoro di Felice Zaccheo: una performance in movimento con ascolto in cuffia tra i resti archeologici della città antica.

La lotta tra la coscienza individuale e la burocrazia politica e intellettuale, percorsa attraverso

le vicende tragiche di un imperatore folle e crudele. Il testo di Camus incentrato sul delirio del potere, venne rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1945.

«Ad ogni uomo è permesso recitare le tragedie celesti e diventare un dio, basta indurire il proprio cuore».

UOMO Tutti gli uomini hanno qualcosa di dolce nella vita, li aiuta ad andare avanti. Vi ricorrono quando si sentono troppo logori. Non c’è nulla di simile nella tua vita? Lacrime che si avvicinano, il rifugio del silenzio?

CALIGOLA Si c’è!

UOMO E che cos’è?

CALIGOLA Il disprezzo.

 

Alle ore 15.30 andrà in scena "Lear" con Paolo Bonacelli e Raffaele Gangale, Piero Marietti, Fabrizio Parenti e Cecilia Zingaro, musiche di Felice Zaccheo regia di Marcello Cava.

Lear, immobile patriarca bifronte, leviatano dai capelli fiammeggianti di bianco, siede sulle rovine del proprio potere auto-distrutto, illuminato dalla follia che avanza tra folgori e tuoni, io crollato e natura stessa in rovina, inascoltato e deriso da umani derelitti o disumanizzati, personificazioni di follia e cecità, emanazioni concrete della sua coscienza che perde pezzi a mano a mano che si perde l'uomo. La sua decisione masochista, quella di lasciare le redini del proprio patrimonio alle figlie è dovuta a pura irragionevolezza, il rimbecillimento della ragione, per la vecchiaia che avanza, o alla saggezza dell’età, all’illuminazione interiore che il potere non è più né fine, né mezzo, ma solo ostacolo al desiderio di una vita diversa? Chiara, unica, perentoria, mai melodrammatica, la sua voce, che conduce lo spettatore attraverso la forbice ambivalente delle scelte necessarie: voce joyciana, flusso interiore potente che chi ascolta ha come strumento per scandagliare la propria coscienza ad una ragionevole distanza, personificazione di follia, malvagità o eccesso di bontà, che non ha bisogno di altre azioni sul palcoscenico. La follia allontana, come il male, ripugna, fa male agli occhi, così come le buone intenzioni e la buona coscienza: questa è la realtà del nostro quotidiano agire, sempre al di là del bene e del male.

L'impiccagione può essere del folle o del buono. Il cattivo muore ammazzato ugualmente. Lear ritrova il candore della propria generosità imparando dalla follia la fragilità delle lacrime, l'importanza dei rapporti umani, quelli con se stesso, la vecchiaia incombente, la morte più compagna che spettro, quelli con la natura della vita, che ci portiamo inconsapevoli dentro di noi, quelli con gli affetti che contano. La tempesta vera o falsa è lotta o pace raggiunta. Continuiamo a perpetuare nella nostra cecità quotidiana fughe verso precipizi, anziché trovare spazi in noi stessi. Suoni e parole, il nostro male di vivere, immersione di tutti i sensi pietrificante, edificazione di massa, mea culpa ininterrotto.

 

Il viaggio in cuffia è un evento collettivo ed individuale NEI luoghi e PER i luoghi: un nuovo format di teatro mobile per valorizzare con forme e attività inedite contenuti e luoghi significanti del patrimonio culturale. I visitatori-spettatori si muovono negli spazi muniti di cuffie audioriceventi che trasmettono le parole e i suoni, registrati ed in presa diretta. Non una “rappresentazione” ma un’esperienzacondivisa: azioni, suoni e parole, fruiti in libertà dai “visitatori in cuffia”. Evento site-specific, che può e vuole essere realizzato ovunque: all'aperto o al chiuso e in spazi non deputati al teatro.

 

La partecipazione agli eventi è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione su http://www.teatromobile.eu/performing-media/

lear teatro mobile