Biblioteca Ostiense
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Storia della Biblioteca
La formazione del nucleo originario della Biblioteca si deve all'archeologo Dante Vaglieri, primo direttore degli Scavi di Ostia antica (1907-1913), che raccolse circa 400 tra monografie e riviste di ambito prevalentemente archeologico. Questi volumi costituiscono il Fondo Vaglieri, che include una nutrita raccolta di classici greci e latini, opere di epigrafia, numismatica e repertori ceramici, nonché preziose opere a stampa del Seicento e del Settecento. La raccolta di Vaglieri, nata per esigenze di lavoro e studio, alla morte dello studioso fu donata dalle figlie alla Direzione degli Scavi: nel corso degli anni è stata costantemente arricchita con donazioni e acquisti, fino a raggiungere gli attuali 10.000 volumi circa.
La Biblioteca è divisa in varie sezioni, tra le quali spicca quella relativa al Ostia e al territorio ostiense; al suo interno si strova l'importante collana degli Scavi di Ostia, dedicata alla topografia e all'urbanistica dell'area archeologica. Oltre alla nutrita e aggiornata sezione dei Periodici, spicca per estensione la raccolta dei Cataloghi di mostre, prevalentemente di argomento archeologico.
Significativo è il settore dei lasciti di grandi studiosi ostiensi come Dante Vaglieri, Guido Calza, Raissa Gourevich Calza e Giovanni Becatti, che hanno dedicato la loro vita di studiosi ad Ostia, in particolare nel periodo dei grandi scavi dagli anni '30 del Novecento.
Responsabile: Dr. Dario Daffara
Collaboratori: Valeria Malinconico, Francesco Lombardi
Orario di apertura dal martedì al venerdì solo su appuntamento, chiusura agosto
Per informazioni e prenotazioni: pa-oant.biblioteca@cultura.gov.it